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Il decalogo dei trend tecnologici per il futuro della PA

lentepubblica.it • 11 Giugno 2015

Nuove tecnologieCome ben sanno tutti gli operatori della filiera IT, fare business in ambito PA non è per nulla semplice, sia per gli aspetti legati alla burocrazia che per i margini spesso non elevati. Esistono però dieci ambiti privilegiati, dieci trend tecnologici su cui puntare, perché si tratta dei 10 aspetti su cui i Cio della Pa dovranno puntare nei prossimi tre-cinque anni. La spesa da parte dei governi nazionali, federali e locali in tutto il mondo di prodotti e servizi tecnologici scenderà dell’1,8% nel 2015 (da 439 miliardi dollari a 431 miliardi dollari), ma è attesa in crescita a quota 475,5 miliardi dollari nel 2019. L’elenco è stato stilato da Gartner, che prevede anche un aumento della spesa globale.

 

1) Digital Workplace

 

La forza lavoro del futuro sarà caratterizzata da dipendenti con una cultura digitale, sia per quanto riguarda i dirigenti di alto livello che i semplici impiegati. CIO e IT leader devono perciò assumere un ruolo guida nella costruzione di ambienti di lavoro più accessibili, sociali e mobili.

 

2) Coinvolgimento multicanale del cittadino

 

L’esperienza del cittadino verso la Pa è profondamente cambiata con le tecnologie digitali. Per coinvolgerlo appieno è però necessario che sia messa in atto una strategia multicanale coerente, capace di combinare gli strumenti di marketing tradizionali (come focus group, laboratori di user experience, indagini e analisi degli stakeholder) con nuovi approcci.

 

3) Open Data

 

Il numero e la varietà di dati aperti rivolti al pubblico pubblicati da tutti i livelli di governo a livello globale continuano ad aumentare, ma secondo Gartner ci vorrà un decennio o più perché il potenziale possa essere dispiegato completamente. In particolare, si dovrà passare dal concetto di costo a quello di valore degli open data.

 

4) Citizen e-ID

 

Il riferimento è all’identificazione elettronica (e-ID) del cittadino, intesa non solo come carta d’identità elettronica, ma come l’insieme dei processi e delle tecnologie che permettono ai cittadini di accedere ai servizi pubblici saranno accessibili da qualsiasi dispositivo o canale. Molto importante è che i CIO devono assicurare che i requisiti di privacy e riservatezza dei dati personali siano soddisfatti.

 

5) Analytics

 

Le funzionalità di analisi dei dati non vanno bene solo nelle imprese, ma sono particolarmente rilevanti anche per i CIO e i leader di determinati programmi pubblici, che possono sfruttare gli analytics in particolare per la progettazione di nuovi servizi mobili.

 

6) Interoperabilità

 

Le agenzie governative stanno iniziando a contare sempre più sullo scambio di dati con i partner esterni al fine di ottimizzare le loro reti di erogazione dei propri servizi, come ad esempio per quanto riguarda la collaborazione transfrontaliera.

 

7) Piattaforme di governo digitale

 

Nel prossimo futuro, i cittadini non dovrebbero più avere bisogno di navigare tra le varie agenzie e programmi attraverso portali Web verticali di prima generazione prima di individuare i servizi che cercano. Tutto questo dovrebbe essere assicurato tramite un’architettura service-oriented (SOA) onnicomprensiva. Su questo tipo di servizi si stanno muovendo vendor come Microsoft, Cisco Smart, IBM, Oracle e Capgemini, anche se secondo Gartner siamo appena agli inizi.

 

8) Internet of thinghs

 

Si tratta di uno dei fenomeni digitali del momento in ambito business, che però è destinato ad avere impatti importanti anche in ambito pubblico. Ad esempio, strumenti IoT potrebbero essere impiegati dalle agenzie governative in diverse aree, tra cui il monitoraggio delle infrastrutture ambientali o pubbliche, gli interventi di emergenza, il controllo della supply chain, la gestione della flotte e la sicurezza del traffico. Ai Cio del settore pubblico spetterà il compito non certo semplice di coordinare questi nuovi strumenti con i sistemi di Internet e IT tradizionali

 

9) Web-Scale IT

 

Il web-scale IT comporta di affidarsi sempre di più ai servizi offerti dai grandi cloud service provider, limitando la costruzione di un sistema IT interno. Secondo Gartner si tratta di una tendenza a lungo termine anche per il settore pubblico, destinata inevitabilmente a cambiare anche i rapporti con i fornitori IT tradizionali

 

10) Hybrid Cloud

 

Il modello IT ibrido, che combina cloud pubblico e strutture on premise, potrà farsi strada anche in ambito IT, anche se necessiterà di determinate competenze nei CIO pubblici per supportare questo delicato passaggio.

Fonte: Digital 4 (www.digital4.biz) - articolo di Gianluigi Torchiani
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